In memoria di don Pietro Sacco
Presso il “Focolare” di Ostuni, dove aveva trovato confortevole assistenza in questi ultimi anni, è deceduto serenamente questa mattina il sacerdote sanvitese don Pietro Sacco. A marzo prossimo avrebbe compiuto 96 anni. La salma è composta presso la cappella del Focolare in contrada Monte Sarago. Domani mattina alle ore 9 verrà portata nella “chiesa vecchia” a S.Vito dove sosterà fino al pomeriggio. Alle ore 16 l’Arcivescovo presiederà i funerali nella chiesa madre, con le cautele necessarie in questo periodo.
Don Pietro, che si compiaceva di chiamarsi anche Immacolato, in onore della Madonna, fu ordinato sacerdote il 19 luglio 1953. Per diverse ragioni non gli era stato possibile compiere studi regolari, ma la bontà dell’arciprete Passante gli ottenne fiducia da parte dei superiori e lo sostenne nei suoi primi semplici impegni pastorali di collaboratore in chiesa madre, ossia la visita agli ammalati e la diffusione della “buona stampa”. In seguito, sempre a S.Vito, fu cappellano al cimitero e poi tra gli anziani della “Casa Serena”. Infine, per un lungo periodo, ha celebrato quotidianamente nella chiesa di S.Maria degli Angeli in mezzo al corso. Fortemente cecuziente, nello svolgimento del suo ministero sacerdotale è stato comprensibilmente condizionato da tale limitazione. Inoltre, riconosceva con sincerità alcuni aspetti del suo carattere e sorridendo dava ragione a un santo conosciuto da giovane a Verona – san Giovanni Calabria – che lo aveva esortato a non accettare mai compiti di particolare responsabilità. Tuttavia, cercava altre forme in cui esprimere il suo zelo per le anime, ad esempio stava seduto per ore nel confessionale in attesa di penitenti oppure seguiva i Cursillos di cristianità, oppure sollecitava le famiglie ad ospitare cenacoli di preghiera ai quali si dedicava ben volentieri.
Apprezzava tanto i momenti di fraternità nel presbiterio, non mancava mai ai ritiri spirituali del clero e ci teneva a partecipare ai vari incontri. I suoi vibranti interventi sui problemi pastorali o sociali avevano sempre un timbro particolare, a volte richiamavano l’attenzione su aspetti sottaciuti o non considerati. Interveniva frequentemente anche in vari programmi di radio cattoliche, che gli facevano compagnia in diverse ore della giornata. Molto parsimonioso nel suo personale tenore di vita, è stato per tempo largamente generoso verso le Missioni.
Brindisi, 12.01.2021
Il Vicario generale d.Fabio Ciollaro