10 Maggio 2024 il clero diocesano riunito a Villa Specchia in occasione del centesimo anno di vita di Mons. Settimio Todisco

LA COMUNITA’ DIOCESANA DI BRINDISI OSTUNI IN FESTA PER IL CENTENARIO DI MONS. SETTIMIO TODISCO.

Il 10 maggio 2024 la comunità diocesana si è riunita per il ritiro spirituale mensile a Villa Specchia ad Ostuni, in occasione del  “luminoso traguardo dei 100 anni di vita” – come lo ha definito Mons. Giovanni Intini – di Mons. Settimio Todisco. Don Settimio  è il vescovo più anziano. Mons, Settimio come ha dischiarato Mons. Domenico Caliandro, con il suo esserci sempre presente è stato un punto di riferimento, di equilibrio e un punto di sintesi molto grande e amabile. Una figura che infonde in noi speranza e fiducia e quindi vogliamo lodare e benedire il Signore per il dono suo per questa chiesa.

“Sembra essere una coincidenza – afferma Monsignor Giovanni Intini – quella di oggi che il nostro ritiro è capitato proprio il 10 di maggio, giorno del centesimo compleanno di Monsignor Todisco, ma siccome le coincidenze non esistono è stata veramente una provvidenza e noi siamo venuti qui per far sentire la vicinanza a Monsignor Settimio.”

«Noi siamo qui per far sentire la vicinanza a don Settimio ed il calore – spiega l’arcivescovo – non solo del presbiterio ma di tutta la nostra chiesa locale. Ho usato l’immagine dell’ulivo per parlare di lui. Questi alberi maestosi che anche con il passare del tempo restano fecondi».

L’Arcivescovo Giovanni, ha usato l’immagine dell’Ulivo per parlare del vescovo Settimio “quei bei ulivi che colorano le nostre campagne e che, col passare del tempo, restano belli, restano fecondi. Anche l’immagine della lampada rispecchia Monsignor Todisco, lui in questi anni qui, nel monastero di Villa Specchia, è stata una lampada di preghiera costante che è salita al cielo per tutta la nostra chiesa”.

Mons. Todisco è stato il 100 Arcivescovo della Diocesi di Brindisi, un attuatore del Concilio ed ha caratterizzato il suo episcopato con una particolare attenzione al mondo laica, ed oggi testimonia che  nelle nostra vita ci sono diverse stagioni, come Mons. Giovanni sostiene, la stagione della crescita, quella della maturità e dell’impegno e quella che in cui dobbiamo tirare i remi in barca e stare nel silenzio, una missione fatta di preghiera e di silenzio importante anche durante il nostro ministero attivo. E Mons. Todisco in questi anni sta volgendo un ministero silenzioso e prezioso per la nostra chiesa locale.

Don Peppino Apruzzi, primo segretario di mons. Todisco afferma che «Il fatto che don Settimio compia cento anni non è solo la gioia del traguardo ma è la ricchezza della sua presenza, molto discreta e anche se oggi appare spento ci porta attraverso gli occhi il suo sì e il suo sguardo di gratitudine. Io ho un legame particolare con il vescovo Settimio da una vita. Una volta venuto ad Ostuni ho sentito forte la bellezza di stargli vicino e di farlo sentire sempre amato. Ogni giorno – racconta don Peppino – vengo qui a Villa Specchia per un saluto, per un bacio e per quello che può essere il calore umano accolto e ricevuto».

Insieme a loro, ad omaggiare i 100 anni di Settimio Todisco, anche il sindaco di Ostuni Angelo Pomes. Monsignor Todisco è stato vescovo a Brindisi dal 1975 al 2000. Nel 2020 per i 50 anni di episcopato ricevette una particolare benedizione apostolica attraverso una lettera da Papa Francesco.

Anche i vescovi delle Diocesi di Puglia hanno voluto ricordare ed omaggiare monsignor Settimio Todisco, tra i vescovi più longevi d’Italia, che oggi ha compiuto 100 anni. Una cerimonia si è svolta nel monastero di Villa Specchia ad Ostuni dove Todisco vive. «Nell’unirsi al rendimento di grazie al Signore per la vita e l’illuminato esempio pastorale di monsignor Settimio Todisco, alla guida dell’arcidiocesi brindisina dal 1975 al 2000», i vescovi – si legge in una nota della Conferenza episcopale pugliese -, «ne ricordano l’alto profilo pastorale: dalla recezione del Concilio Vaticano II nella vita ecclesiale dell’Arcidiocesi da lui guidata all’attenzione e alla sollecitudine paterna rivolta al mondo del laicato in tutte le sue espressioni».