Un altro passo avanti
Carissimi Amici di Matteo è con gioia che comunico che la causa di Matteo ha fatto un altro passo avanti. Giovedì 28 marzo in qualità di Postulatrice della Causa ho consegnato alla cancelleria della Congregazione delle Cause dei Santi gli atti sul presunto miracolo attribuito alla intercessione di Matteo Farina. In questi mesi, dal 7 novembre 2018 al 21 marzo 2019 il Tribunale ecclesiastico della diocesi di Brindisi-Ostuni ha raccolto testimonianze e prove circa una situazione clinica molto grave la cui risoluzione è attribuita all’intercessione di Matteo. Tutta la documentazione è ora presso la Congregazione delle Cause dei Santi dove sarà studiata e vagliata. Confidiamo, a Dio piacendo, che quanto è stato presentato venga riconosciuto valido dalle commissioni teologiche e mediche della Congregazione, e così ci sia dato di sperare che presto Matteo possa essere annoverato fra i beati. A noi spetta il compito di pregare perché lo Spirito Santo assista con la sua luce le persone preposte ad esprimere questo importante e delicato giudizio, che poi accetteremo con atteggiamento di fiducia e obbedienza verso la Chiesa.
Nel frattempo continuiamo a far conoscere Matteo, a parlare di lui, a presentarlo ai nostro giovani come un amico che li aiuta ad arrivare a Gesù e a comprendere il senso vero della vita e dell’impegno di ogni giorno. Nei giorni scorsi papa Francesco a Loreto ha firmato l’esortazione postsinodale “Christus vivit” che sarà pubblicata il 2 aprile, giorno della morte di S. Giovanni Paolo II, il papa che promosse le Giornate mondiali della Gioventù. Questa esortazione esce dopo il Sinodo dei Giovani, comincia con queste parole: “Vive Cristo nostra speranza” e si riallaccia alla lettera che il Papa aveva inviato ai giovani in preparazione al Sinodo, scrivendo: “Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro”. La lettura attenta di questo nuovo documento del Papa ci aiuterà a comprendere ancora di più quanto è bello avere un amico come Matteo che ha saputo cogliere l’essenziale della vita cristiana, l’ha vissuta nella gioia, nell’amicizia, nella essenzialità delle scelte, senza lasciarsi condizionare dalle mode, ma senza chiudersi alle sfide del mondo di oggi.
Voglio chiudere con queste parole di Matteo, piene di speranza, di abbandono alla volontà di Dio, di amore; sono parole che fanno bene al cuore e che ci auguriamo che ogni giovane possa ripetere, magari seguendo l’esempio di Matteo:
“Voglio essere uno specchio, il più limpido possibile, e, se è la tua volontà, riflettere la Tua luce nel cuore di ogni uomo.
Grazie per la vita.
Grazie per la fede.
Grazie per l’amore. “
29 marzo 2019
La postulatrice
Francesca Consolini