Carissimi,
nel dono della fede, ci apriamo al cammino nuovo della santa Quaresima. Lo facciamo insieme al vescovo Giovanni che ci ha indicato il nostro permanente dover essere di Chiesa che cerca, Chiesa che tesse la comunione nelle diversità, Chiesa comunità eucaristica e missionaria.
E se il risveglio della fede passa per il risveglio di un nuovo senso sacramentale della vita dell’uomo e dell’esistenza cristiana, mostrando come il visibile e il materiale si aprono verso il mistero dell’eterno (Lumen fidei, 40) ecco la santa Quaresima: il luogo e il tempo sacramentali nei quali riscoprire e aderire al dono e alla missione di Chiesa del Signore nel nostro territorio.
Si tratta davvero di riscoprire nei gesti e nelle parole sacramentali della celebrazione liturgica l’inarrestabile venirci incontro di Dio in Cristo Gesù nell’abbraccio dello Spirito santo.
Si tratta di avvicinarci alla terra santa della Liturgia togliendoci i calzari dell’abitudine e della ripetizione infruttuose. Quanto papa Francesco ci ha ricordato riferendosi all’Eucaristia, dobbiamo tenerlo presente in ogni celebrazione sacramentale della Pasqua del Signore:
“Prima della nostra risposta al suo invito – molto prima – c’è il suo desiderio di noi… siamo attratti dal suo desiderio di noi. Da parte nostra, la risposta possibile, l’ascesi più esigente è, come sempre, quella dell’arrendersi al suo amore, del volersi lasciare attrarre da lui” (Desiderio desideravi, 6).
Solo a questa condizione noi potremo aderire al dono e al compito del nostro battesimo e dell’essere Chiesa del Signore nell’oggi della storia.
Il cammino comune poi, che la riflessione sinodale in atto ha rimesso a fuoco, richiede una rivisitazione evangelica dei nostri percorsi personali e comunitari. Anche questo è dono del Signore!
Pertanto, facendo nostre le parole del Papa, entriamo nel cammino della santa Quaresima, a partire dal mercoledì delle Ceneri, con la consapevolezza che esse ispirano:
“La Liturgia non dice “io” ma “noi” e ogni limitazione all’ampiezza di questo “noi” è sempre demoniaca. La Liturgia non ci lascia soli nel cercare una individuale presunta conoscenza del mistero di Dio, ma ci prende per mano, insieme, come assemblea, per condurci dentro il mistero che la Parola e i segni sacramentali ci rivelano. E lo fa coerentemente con l’agire di Dio, seguendo la via dell’incarnazione, attraverso il linguaggio simbolico del corpo che si estende nelle cose, nello spazio e nel tempo” (Desiderio desideravi, 19).
In questo spirito consegniamo anche i sussidi quaresimali che intendono servire anch’essi la consapevolezza dell’essere oggi Chiesa del Signore nella necessaria sinodalità, che dalla sua scaturigine eucaristica, si deve esperimentare anche nelle forme della pietà popolare, quella del popolo santo di Dio.
In essi troveremo anche l’attenzione di preghiera al dramma della guerra vicina e a quello delle guerre lontane.
Rimettiamo dunque:
– La liturgia penitenziale per la Quaresima: In ascolto del Maestro; ( liturgia penitenziale )
– L’adorazione eucaristica nella sera del giovedì santo: …nella vigilia della sua
passione; ( adorazione giovedì santo 2023)
– La Via Crucis dal Vangelo di Matteo: Contemplare la Croce di Cristo per
sollevare la croce dei poveri. (quaresima 2023 via crucis)
La luce del Signore Risorto accompagni i passi di questa Quaresima e ci riconquisti alla gioia del Vangelo.
L’Ufficio Liturgico Diocesano