Il complesso monumentale fu edificato nel 1625 per ospitare i Padri Carmelitani trasferitisi dal Convento del Soccorso. Poiché sorse fuori le mura della città, aveva sull’ingresso originario, posto sul lato nord, una caditoia per la difesa piombante agibile dal terrazzo. L’odierno portale d’ingresso risale al 1723, forse ad opera della Congrega del Carmine. L’interno a navata unica, presenta lungo i due lati otto cappelle, originariamente affrescate e ora recanti alcune tele.
Tra queste ricordiamo “S.Antonio di Padova” firmato Cunavi e datato 1651, una “Sacra Famiglia” di autore ignoto della fine del Seicento, un “S. Michele Arcangelo” di autore ignoto del Settecento ecc. Di fattura barocca sono il pulpito e l’altare maggiore, quest’ultimo racchiude una tela seicentesca di autore ignoto raffigurante la “Vergine del Carmelo”. In seguito all’abbandono del convento del Carmine Maggiore dovuto alla soppressione del 1809, il Comune di Carovigno, ottenne dal Re, nel 1813, la concessione gratuita del complesso architettonico. Così, nei locali dell’ex – convento si trasferirono gli uffici del Comune, la scuola e il carcere. I recenti restauri, hanno riportato alla luce numerosi frammenti di affreschi, soprattutto nel chiostro, originariamente tutto affrescato, e all’interno della chiesa due botole di accesso alle antiche sepolture.