Voluta e finanziata dalla confraternita delle Anime del Purgatorio, la chiesa è stata ultimata nel 1670 fu aperta al culto l’anno successivo dall’arcivescovo Francesco de Estrada.
Successivi restauri hanno modificato la pavimentazione, la copertura e la scalinata d’ingresso.
Oggi la chiesa, ad unica navata, conserva importanti tele come “San Gennaro protegge dal terremoto”, a firma di Giovanni Scatigno (1747).
Il “Martirio di San Sebastiano” dipinto sull’altare è opera di Umberto Colonna (1950).
Sul portale esterno spicca l’arma araldica della città.