19 Settembre 2016: giorno davvero importante e benedetto da Dio per la Diocesi di Brindisi-Ostuni.
Alba di un camino avvincente e ricco di grazia per tutti coloro che, a vario titolo, vi presteranno la propria preziosissima opera. Si apre ufficialmente infatti, in tale data, la prima fase, quella diocesana, del processo di Beatificazione del Servo di Dio Matteo Farina. Lo scrigno che ospiterà l’evento, come tesoro e dono della Divina Provvidenza, è la chiesa di Santa Maria del Casale, luogo carico di storia e ispiratore, tramite i suoi splendidi affreschi, di intense suggestioni spirituali. Stando alle fonti storiografiche, proprio in tale tempio sono transitati i cavalieri crociati, in partenza alla volta della Terra Santa dopo il giuramento di fedeltà alla chiesa ed a Cristo.
Giuramento di fedeltà al proprio compito sarà quello prestato, dopo la recita comunitaria del Vespro del 19 settembre, alla presenza dell’ Arcivescovo S.E. Rev. Monsignor Domenico Caliandro da ogni membro del Tribunale Ecclesiastico, affinché la Causa di Beatificazione del Servo di Dio Matteo Farina faccia il suo corso, secondo volontà e gloria di Dio.
Le formule giuridiche, che saranno pronunciate, sono quelle solenni che impegnano in coscienza davanti a Dio e manifestano la serietà con la quale la Chiesa affronta il tema della Santità e il vaglio dei candidati agli altari, anche quando si parli di persone giovani.
Secondo il pensiero della dottoressa Francesca Consolini, Postulatrice della Causa di Beatificazione, Matteo, giovane cavaliere della Croce e campione del Vangelo, tenacemente e pazientemente ha combattuto la sua buona battaglia della fede per amore di Cristo e della Madre Santissima, con la Carità e il sorriso, per meritare il premio della gloria eterna. E’ bello sapere che tanti altri giovani, a partire dal 19 Settembre, volgeranno lo sguardo a Matteo e vi vedranno, come nel cielo di notte, una nuova stella: l’auspicio più atteso è che illumini il loro cammino in un mondo spesso buio ed ombroso, in cui luci fittizie e artificiali sembrano dominare.
Tutti devono sentirsi chiamati a sostenere con la preghiera il percorso che verrà inaugurato. Ad ognuno il proprio ruolo, a tutti il compito di alimentare la speranza che modelli autentici e dirompenti, come Matteo, possano sempre più attrarre e incoraggiare, ispirando percorsi di autentica e profonda vita umana e cristiana.
Il Santo Padre Francesco all’ultima GMG di Cracovia, nel suo discorso conclusivo, ha invitato i giovani a darsi da fare e a puntare in alto con queste parole : “Non fermatevi alla superficie delle cose e diffidate delle liturgie mondane dell’apparire, dal maquillage dell’anima per sembrare migliori. Invece, installate bene la connessione più stabile, quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi”. E ha chiesto che “tra tutti i contatti e le chat di ogni giorno ci sia al primo posto il filo d’oro della preghiera”, avendo come «navigatore» il Vangelo. L’alta ed intensa testimonianza umana e cristiana di Matteo Farina aderisce perfettamente a questo bel messaggio del Pontefice ed è il segno vero e concreto che una vita vissuta secondo la Parola è non solo possibile, ma anche e soprattutto sorprendentemente bella e significativa.
L’augurio più sincero che si possa rivolgere a tutti i partecipanti all’evento del 19 Settembre, particolarmente ai giovani, è quello di trovare il senso della vita, proprio come il Servo di Dio Matteo Farina ha saputo mirabilmente fare, l’unico senso possibile per ogni cristiano: Gesù Cristo, Via…Verità…Vita!
Auguri Matteo, Auguri giovani