Il piccolo edificio eretto verso il 1630 dall’allora barone di Locorotondo Gian Giacomo Borrassa con i fondi che in verità gli erano stati affidati da un privato cittadino, affinchè restaurasse l’omonima e più antica cappella, che esisteva a pochi metri dall’attuale. La sua facciata semplicissima è adorna solo di un portale lunettato, al di sopra del quale vi è ancora un cartiglio con lo stemma dei Borrassa, e dal piccolo campanile a vela. All’interno troviamo una tela grande posta sull’altare, raffigurante La Vergine del Soccorso, fatta eseguire in occasione della nuova edificazione dal barone suddetto, ed una piccola di san Vito, proveniente dalla vecchia chiesa dell’Annunziata.
Più avanti, sulla sinistra, ad angolo con via Morelli, ammiriamo una finestra ed un portale di genuino gusto rinascimentale, che campeggiano sulla bianca facciata di un palazzo signorile costruito nella prima metà del `500. Proseguendo sempre per la stessa via, ad angolo con via Eroi di Dogali incontriamo il settecentesco palazzo Comunale.